scialpinismo avanzato – SA2

Caratteristiche del corso e requisiti dei partecipanti

Il corso SA2 è un corso di livello avanzato rivolto a persone già in possesso di un minimo di esperienza scialpinistica. I partecipanti hanno frequentato un corso SA1 oppure posseggono una esperienza equivalente e desiderano approfondire la conoscenza dell’alta montagna attraverso l’attività scialpinistica. Il corso prevede l’insegnamento, attraverso lezioni sia teoriche che pratiche ed uscite sul terreno, delle nozioni fondamentali per poter svolgere con ragionevole sicurezza l’attività di scialpinismo in ambiente di alta montagna e su ghiacciaio. Si effettua la progressione su terreni misti, creste, ghiacciai e vengono svolte semplici manovre di autosoccorso su terreno alpinistico. Particolare attenzione viene dedicata alle tematiche relative alla montagna invernale e alla prevenzione del pericolo valanghe: cartografia e orientamento, neve e valanghe, lettura dei bollettini meteo e dei bollettini valanghe, preparazione e condotta di gita e autosoccorso con ARTVA.

Obiettivi generali

  • partecipare a gite su ghiacciaio e/o che presentano tratti alpinistici di bassa difficoltà, organizzate da sci alpinisti più esperti;
  • saper effettuare in autonomia e sicurezza una gita facile (MS). La gita, scelta in un gruppo di itinerari consigliati, corredata da adeguate informazioni nivometeo dovrà essere infine ritenuta fattibile da sci alpinisti esperti.

Obiettivi specifici

  • Scegliere l’equipaggiamento individuale e collettivo adeguato al tipo di escursione;
  • interpretare gli aspetti principali del bollettino nivometeo e ricavare informazioni per giudicare la fattibilità della gita:
    • applicare lo schema di riduzione del rischio di valanghe (meteo e neve, terreno, partecipanti);
    • conoscere le caratteristiche della scala di pericolo;
    • ricavare la situazione meteorologica e le condizioni previste;
    • prendere nota del grado di pericolo;
    • ricavare la quantità di neve fresca;
    • prendere nota se c’è stata un’azione significativa del vento e i versanti dove sono più probabili gli accumuli;
  • prima e durante la gita essere in grado di fare osservazioni sui fattori di rischio (tempo, neve, terreno, partecipanti):
    • tempo: visibilità, temperatura, vento;
    • neve: quantità di neve fresca, accumuli di neve ventata, segnali di allarme, cornici;
    • terreno: inclinazione, versante, prossimità di creste, vegetazione, pendio ripido posto sopra o sotto il percorso;
    • considerare chi partecipa alla gita: numero dei partecipanti, esperienza sci alpinistica, condizioni fisiche;
  • saper procedere, sia in salita che in discesa, in relazione alla neve e al terreno, nel massimo rispetto delle norme di sicurezza cioè evitare i pendii pericolosi o se si tratta di pendii sospetti adottare le distanze di alleggerimento e di sicurezza:
    • individuare i pendii ripidi (con pendenza superiore a 25°);
    • prestare particolare attenzione ai pendii ripidi localizzati in zone d’ombra e in prossimità di creste, ai canali con accumuli;
    • adottare con la comitiva un adeguato comportamento (piccoli gruppi, distanze, soste, sciata in traccia, attraversamenti);
  • conoscere i principali tipi di neve e le sue trasformazioni e saper individuare all’interno del manto nevoso, tramite la realizzazione di un profilo la presenza di eventuali piani di scivolamento e tramite la prova del blocco di slittamento rilevare il grado di rottura;
  • con gli sci saper scendere con sufficiente sicurezza su pendii ripidi (30°) applicando la tecnica sciistica in relazione al tipo di terreno e al tipo di neve in modo da evitare sovraccarichi inutili nelle zone ritenute più sospette;
  • essere in grado, avvalendosi della descrizione di una guida, di fare un tracciato di rotta di un percorso abbastanza articolato e di seguirlo sul terreno avendo a disposizione carta topografica, bussola e altimetro:
    • mediante squadretta goniometrica (o bussola a fondo trasparente) misurare sulla carta topografica la pendenza e individuare sul tracciato i pendii con inclinazione superiore a 25°;
    • preparare un tracciato di rotta;
    • conoscere il metodo per raggiungere in mancanza di visibilità un meta stabilita con rotta per errore;
    • trovandosi in luogo noto individuare sulla carta un oggetto geografico visibile;
    • individuare il luogo in cui ci si trova;
    • mediante il rilevamento di due punti noti;
    • mediante il rilevamento di un punto noto e disponendo della quota fornita dall’altimetro;
    • seguire un tracciato di rotta preparato in precedenza in condizioni di visibilità;
  • prendere conoscenza della ricerca con ARTVA di due travolti da valanga su un’area di 30×30 metri ad una profondità di 50 cm:
    • mediante il metodo dei quadranti (ARTVA analogico);
    • mediante ARTVA digitale;
    • concludere la ricerca col sondaggio;
  • saper individuare col proprio ARTVA due travolti da valanga su un’area di 30×30 metri ad una profondità di 50 cm. entro 12 minuti, con sondaggio finale;
  • partecipare ad una operazione di autosoccorso che prevede persone sepolte dotate di ARTVA e persone sepolte prive di ARTVA; una volta disseppellito con uno scavo corretto l’infortunato, essere in grado, di liberargli le vie respiratorie, controllare le funzioni vitali e prestare un primo soccorso;
  • costruire un bivacco di fortuna. È facoltativo il pernottamento;
  • conoscere le tecniche di base di progressione su roccia:
    • conoscere i principali nodi;
    • assicurazione con mezzo barcaiolo e barcaiolo;
    • collaborare alla realizzazione di soste su roccia utilizzando ancoraggi naturali e chiodi già presenti;
    • arrampicare su roccia su basse difficoltà da 2° di cordata (II passi di III) adottando le tecniche di autoassicurazione e assicurazione;
    • scendere in corda doppia utilizzando una piastrina;
    • visione di messa in opera di corda fissa;
  • conoscere le tecniche di base di progressione su neve e terreno facile di misto:
    • progredire su neve con piccozza senza ramponi;
    • progredire su neve e tratti ghiacciati con piccozza e ramponi su pendio con pendenza non superiore a 45°;
    • adottare la tecnica di arresto in caso di scivolata su neve;
    • realizzare soste su neve mediante l’uso di una piccozza, di due piccozze o degli sci;
    • progredire in conserva su terreno facile (conserva corta) e su cresta (conserva media);
    • formare una cordata composta da 2 e da 3 persone per attraversare un ghiacciaio;
    • collaborare al recupero di una persona caduta in un crepaccio mediante carrucola semplice con rinvio al compagno. Assistere al recupero con paranco mezzo Poldo;
  • conoscere la flora e fauna alpina, la storia economica e sociale dell’uomo in montagna, le problematiche ecologiche della montagna: parchi, turismo, energia, attività primarie;
  • conoscere gli aspetti generali della storia dello scialpinismo.